ALBUME® convivial art project ospite | guest Alessio Larocchi
FIABE IN FIALE | FABLES IN PHIALS
fotografie, calici, cera – dimensioni dell’area cucina e parete | photos, glasses, wax – kitchen area’ dimensions and a wall
Larocchi inizia una consapevole e minuziosa destrutturazione del corpo portando come testimonianza dell’esistenza un minuto elemento: il dente. Parte ossea come anello di congiunzione tra un istinto di sopravvivenza (il dente è spesso associato all’aggressione animale, tuttavia necessaria per mantenere la specie) e una volontà di separazione da questa legge della natura. Ci sono riti d’iniziazione puberale che venivano eseguiti nelle tribù selvagge di tutti i continenti, dalle Americhe all’Africa e all’Australia e hanno tutti elementi comuni: i giovani vengono portati in un posto che simboleggia il ventre materno, come una caverna o una capanna, che però viene chiamato il ventre del mostro, dove rimangono per un certo periodo. Infine viene inflitta loro la circoncisione o una mutilazione equivalente, come l’estrazione di un dente. Gli iniziati tornano poi a casa e fanno finta di essere appena nati e di dover imparare tutto di nuovo, perfino come mangiare e camminare. L’estrazione del dente corrisponde ad una tappa obbligata per poter diventare adulti. Per questo al dente vengono associate fiabe, le quali fino dalla tenera età, ci devono sostenere nel distacco non tanto fisico quanto mentale, che la crescita genera dalla consapevolezza della nostra vulnerabilità. Fiabe, illusioni, bugie, studiate per sopravvivere ad una realtà inflessibile. Il dente, tassello dell’architettura corporea, è qui assimilato agli oggetti domestici. L’intimità così rappresentata viene accolta da quei gesti quotidiani, di igiene come di alimentazione, dove questo ciclo naturale si chiude
Larocchi begins a conscious and meticulous deconstruction of the body focusing on a minute element: the tooth. This bone is a link between our survival instinct (the tooth is often associated with animal aggression, however still necessary for the survival of the species) and a desire for separation from these laws of the nature. There are puberty initiation rituals which were performed in tribes from all continents of America, Africa and Australia which have some common elements: the young are taken to a place that symbolizes the womb, like a cave or a hut, but which is called the belly of the monster, where they remain for a certain period. Finally, they undergo circumcision or an equivalent form of mutilation such as a tooth extraction. The participants then return to home and pretend to be newly born, even having to learn how to eat and walk all over again. The extraction of the tooth in this sense is a compulsory step in order to become adult. For this reason the tooth is associated with fairy tales, which from an early age, assist us in physical, and more so mental, detachment generated by the growing awareness of our own vulnerability. Fairy tales, illusions and lies, designed to survive an inflexible reality. The tooth, piece of the body’s architecture, assimilated as a household item. Intimacy represented in this fashion is assimilated by everyday gestures such as those of hygiene or eating, where this natural cycle closes