1994 la relazione con la materia | the relationship with matter
Univo i sensi della vista e del tatto, naturalmente. Dall’arte rupestre alpina della Valcamonica e del Monte Bego alle decorazioni delle tombe megalitiche in Germania centrale e per tutta l’Europa occidentale, le figure antropomorfe, le spirali e i numerosi graffiti hanno analogie molto forti anche nell’immenso museo all’aperto qual’è l’isola dei Sardi. In sostanza nell’ambiente che ci avvolge c’è la forza primitiva di comunicare dell’uomo; concetti e figure che sopravvivendo tra megaliti, necropoli, abitati e centri religiosi, hanno generato millenni di storia, cultura e tradizioni. Segni e simboli, seppur non sempre decifrabili, tramandano l’originale sentimento di unione , componendo un dialogo infinito tra l’uomo e gli elementi
I joined the senses of touch and sight, naturally. From the alpine rugged art of Valcamonica and Bego’s Mountain to the decorations of megaliths grave in central Germany and through all occidental Europe, the anthromorphic shapes, the spirals and many graffiti have very strong analogies also in the gigantic open air museum as such as the isle of the Sardi. In the around environment, essentially there is the primitive communicative strength of the human being; concepts and figures that surviving between megaliths, necropolis, inhabited and religious centers, have generated milleniums of history, culture and traditions. Signs and symbols, even thought not always decodable, they transmit the original feeling of unity, composing an infinite dialogue between human being and the elements.